In settimana sarà completata l’asportazione dei ponteggi esterni. Entro Settembre saranno tolti anche quelli interni, con una prima pulizia generale.
Il 14 Settembre c’é stato un primo incontro con l’elettricista per verificare le nostre esigenze in merito:
- Illuminazione del nuovo altare e del crocifisso;
a) l’altare beneficierà d’illuminazione naturale nelle ore diurne, tramite il prolungamento tubolare inserito tra il carton gesso e “l’oblò” sul tetto. L’illuminazione sarà supportata da quattro barre con luci Led e tre fari;
b) il crocifisso riceverà la luce da un faro, con comando autonomo;
c) la zona dell’edicola chiusa, posizionata alla destra dell’altare avrà anch’essa propria illuminazione. - Predisposizione degli attacchi per l’installazione di due visori laterali, ove saranno in onda le melodie della domenica (probabilmente saranno due televisori di circa 65″ (65 pollici)).
- Verifica per la predisposizione delle nuove casse audio, ci faremo supportare da personale “esperto”, per avere eventuali suggerimenti. (L’acustica della chiesa é molto condizionata dalle pareti laterali riflettenti).
- Richiesto un preventivo per l’illuminazione del campanile. Si pensa sia possibile eseguire un illuminazione dal basso.
Tutto questo sarà comunque coordinato dal D.L. lavori, Ing. Caola e dall’Architetto Milesi, esperto per le opere d’arte nelle chiese, il quale ci suggerisce di visitare le opere interne del monastero di Monastero di Siloe, sul sito: http//www.monasterodisiloe.it/categoria/galleria.
In particolare é quì presente, se pur in altro contesto, un altare simile a quello in progetto per la chiesa di San Miniato.
A tutti i parrocchiani é richiesto un critico sforzo positivo per cercare, ove necessario, di proporre miglioramenti e suggerimenti all’Architetto Milesi ed agli artisti chiamati a suo supporto. Per fare questo é necessario cercare di ripartire da zero, cancellando l’impostazione delle opere precedenti (altare, leggio, tabernacolo, cantoria, ecc.).
Le opere di predisposizione saranno a carico della Ditta esecutrice. Tutte le installazioni di supporto: televisori, casse, illuminazione campanile, ecc, rimarranno a carico della parrocchia, pertanto chi può contribuire alle stesse forniture é ben accolto. Come sapete é attivo un fido a favore della parrocchia per sopperire alla quota parte lavori a carico della stessa (€. 200.000,00).
Questa, ora, solo in parte alleggerita dal rimborso del danno causatoci, ed a chiusura della causa nei confronti dell’Ing. calcolatore delle precedenti strutture
(R.V.)Ho visitato la galleria fotografica sul sito del Monastero di Silroe (di cui ignoravo l’esistenza). In effetti, il contesto è assai diverso. Là si tratta di una comunità di monaci che abitano un edificio a prima vista essenziale, di nuova costruzione, isolato sul profilo delle colline grossetane (“un gioiellino” lo definisce un articolo di Famiglia Cristiana che ho trovato in rete), circondato dalla terra che i monaci lavorano secondo la regola benedettina del pregare e lavorare, e dove l’altare è collocato in un ambiente raccolto a favorire la preghiera, appunto. Noi siamo una comunità parrocchiale estesa e variegata, con un parroco che si divide in tre (al minimo), dove la chiesa è (o meglio ritornerà ad essere, si spera) ampia, situata in un contesto urbano, pertanto spesso vociante; e accanto non ci sono i campi ma la Coop… Certo, anche da noi in chiesa si prega e si cerca il silenzio; tuttavia, anche solo a voler considerare l’altare, il paragone non regge, non foss’altro per le dimensioni diverse.
Sicché penso che il parere di noi parrocchiani sulle opere previste possa valere più che altro sul piano estetico (a me ad esempio gli arredi piacciono, nella loro essenzialità), ma che solo don Sergio abbia la competenza – nonché l’autorevolezza – per valutarne la funzionalità e la rispondenza alle esigenze pastorali e liturgiche: in particolare per quanto riguarda l’altare…
Maria Rosa T.