La Liturgia di Natale Martedì 25 Dicembre – Messa della notte
Parrocchia del Corpus Domini in San Miniato – Natale 2018 – veglia ======================================================
NATALE DEL SIGNORE – MESSA DELLA NOTTE
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Grado della Celebrazione: SOLENNITA’
Colore liturgico: Bianco
Commento
“Non temete, ecco vi annunzio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi vi è nato nella città di Davide un salvatore, che è il Cristo Signore. Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, che giace in una mangiatoia”.
Soltanto la contemplazione può semplificare la nostra preghiera per arrivare a constatare la profondità della scena e del segno che ci è dato.
Una mangiatoia, un bambino, Maria in contemplazione, Giuseppe meditabondo: “Veramente tu sei un Dio misterioso!”. Il Padre, il solo che conosce il Figlio, ci conceda di riconoscerlo affinché l’amiamo e lo imitiamo.
Nessun apparato esteriore, nessuna considerazione, nel villaggio tutto è indifferente. Solo alcuni pastori, degli emarginati dalla società…
E tutto questo è voluto: “Egli ha scelto la povertà, la nudità.
Ha disprezzato la considerazione degli uomini, quella che proviene dalla ricchezza, dallo splendore, dalla condizione sociale”. Nessun apparato, nessuno splendore esteriore.
Eppure egli è il Verbo che si è fatto carne, la luce rivestita di un corpo. Egli si trova nel mondo che egli stesso continuamente crea, ma vi è nascosto. Perché vuole apparirci solo di nascosto?
Egli fino ad allora era, secondo l’espressione di Nicolas Cabasilas, un re in esilio, uno straniero senza città, ed eccolo che fa ritorno alla sua dimora. Perché la terra, prima di essere la terra degli uomini, è la terra di Dio. E, ritornando, ritrova questa terra creata da lui e per lui.
“Dio si è fatto portatore di carne perché l’uomo possa divenire portatore di Spirito”,
dice Atanasio di Alessandria.
“Il suo amore per me ha umiliato la sua grandezza.
Si è fatto simile a me perché io lo accolga.
Si è fatto simile a me perché io lo rivesta”
(Cantico di Salomone).
Per capire, io devo ascoltare lui che mi dice:
“Per toccarmi, lasciate i vostri bisturi…
Per vedermi, lasciate i vostri sistemi di televisione…
Per sentire le pulsazioni del divino nel mondo, non
prendete strumenti di precisione…
Per leggere le Scritture, lasciate la critica…
Per gustarmi, lasciate la vostra sensibilità…”
(Pierre Mounier).
Ma credete e adorate.
NATALE 2018 - VEGLIA
Canto. : Jesus Christ Yuo are my life
RIT. JESUS CHRIST YOU ARE MY LIFE ALLELUJA, ALLELUJA.
JESUS CHRIST YOU ARE MY LIFE,
YOU ARE MY LIFE, ALLELUJA.
Tu sei via, sei verità, Tu sei la nostra vita,
camminando insieme a Te vivremo in Te per sempre.
RIT.
Ci raccogli nell’unità, riuniti nell’amore,
nella gioia dinanzi a Te cantando la Tua gloria.
Guida: Oggi la terra vive la notte più lunga della sua storia. Una notte che racchiude stupita nel grembo il seme principio di ogni vita. In questa veglia preghiamo con l ’ansia degli antichi profeti e con la preghiera della Chiesa, aspettando che questa notte s’illumini con la presenza di Gesù l’Emmanuele: Dio con noi.
Brano solo organo: o luce gioiosa
Lettore: Dal Libro del Profeta Isaia (2,2-3.5)
Alla fine dei giorni, il monte del tempio del Signore sarà eretto sulla cima dei monti e sarà più alto dei colli; ad esso affluiranno tutte le genti. Verranno molti popoli e diranno: “Venite, saliamo sul monte del Signore, al tempio del Dio di Giacobbe, perché ci indichi le sue vie e possiamo camminare per i suoi sentieri. Poiché da Sion uscirà la legge e da Gerusalemme la parola del Signore. Casa di Giacobbe, vieni, camminiamo nella luce del Signore”.
Guida : O Dio che sei nostro Padre, suscita in noi la volontà di andare incontro con opere giuste al tuo Cristo che viene, perché egli ci chiami un giorno accanto a sé nella splendore della celeste Gerusalemme.
Canto: alzati e risplendi
- Alzati e risplendi ecco la tua luce
e su te la gloria del Signor. (bis)
Volgi i tuoi occhi e guarda lontano
che il tuo cuore palpiti di allegria.
Ecco i tuoi figli che vengono a te,
le tue figlie danzano di gioia.
Gerusalem, Gerusalem, spogliati della tua tristezza. Gerusalem, Gerusalem, canta e danza al tuo Signor.
- Marceranno i popoli alla tua luce
ed i re vedranno il tuo splendor. (bis)
Stuoli di cammelli ti invaderanno
tesori dal mare affluiranno a te.
Verranno da Efa, da Saba e Kedar
per lodare il nome del Signor. R.
Lettore: Dal Libro del Profeta Isaia (40,10-11)
Alza la voce, non temere; annunzia alle città di Giuda: “Ecco il vostro Dio! Ecco, il Signore Dio viene con potenza, con il braccio egli detiene il dominio. Ecco, egli ha con sé il premio e i suoi trofei lo precedono. Come un pastore egli fa pascolare il gregge e con il suo braccio lo raduna; porta gli agnellini sul seno e conduce pian piano le pecore madri”.
Guida : O Dio, padre degli umili e dei poveri, che chiami tutti a condividere la pace e la gioia del tuo regno, donaci un cuore puro e generoso per preparare la via al Signore che viene.
Canto: Vieni, Signore vieni, Maranatha
Lettore: Dal Libro del Profeta Baruc (5,7-9)
Dio ha stabilito di spianare ogni alta montagna e le rupi secolari, di colmare le valli e spianare la terra perché Israele proceda sicuro sotto la gloria di Dio. Anche le selve e ogni albero odoroso faranno ombra ad Israele per comando di Dio. Perché Dio ricondurrà Israele con gioia alla luce della sua gloria, con la misericordia e la giustizia che vengono da lui.
Canto: Uomo s’è fatto
L’angelo santo, compiuta ormai l’attesa, l’annuncio suo gioioso portò:
«Gloria nel cielo, e pace sulla terra:
un giorno di salvezza spuntò».
Ave, Maria: si compie la promessa di un Figlio che sarà Dio con noi. «L’anima mia magnifica il Signore: è nato il Salvatore Gesù».
Nuova speranza nel cuore di ogni uomo, che forza di sperare non ha: uomo s’è fatto, promessa di salvezza, l’amore che per primo ci amò.
Guida: Mentre attendiamo la venuta del Signore Gesù, imploriamo con maggiore insistenza la Sua misericordia, affinché Lui che è venuto nel mondo per annunciare il Vangelo ai poveri e salvare i pentiti di cuore, doni a tutti la salvezza.
Le voci degli antichi profeti indicano la venuta del Figlio di Dio nel mondo e nella storia. All’invocazione di ogni profezia ripetiamo:
”Discende il Re dal cielo! / Venite, adoriamo!”. (Regem Venturum Dominum : venite adoremus)
- Gioisci, figlia di Sion, esulta figlia di Gerusalemme, ecco viene il Signore e splenderà in quel giorno una grande lucee i monti stilleranno dolcezza; dai colli fluiranno latte e miele perché verrà il gran Profeta, Egli rinnoverà Gerusalemme. R. Discende il Re dal cielo! / Venite, adoriamo!
- Ecco viene l’Uomo-Dio della casa di Davida sedersi sul trono. Voi lo vedrete ed esulterà il vostro cuore. R. Discende il Re dal cielo! / Venite, adoriamo!
- Ecco viene il nostro difensore, il Santo d’Israele, porta sul capo la corona regale: Egli dominerà da mare a mare, dal fiume fino agli ultimi confini della terra. R. Discende il Re dal cielo! / Venite, adoriamo!
- Ecco apparirà il Signore,non verrà meno alla parola data, fioriranno in quel giorno giustizia e pienezza di pace. Tutti i re della terra lo adoreranno, a lui tutte le genti serviranno. R. Discende il Re dal cielo! / Venite, adoriamo!
- Ecco nascerà un bimbo e sarà chiamato Dio-Forte, siederà sul trono di David, suo padre, e regnerà. Sulle sue spalle porterà lo scettro. R. Discende il Re dal cielo! / Venite, adoriamo!
- Betlemme, città del Dio altissimo, davvero tu non sei il più piccolo capoluogo di Giuda: da te uscirà il Dominatore d’Israele. I suoi giorni risalgono al principio dell’eternità, tutta la terra canterà la sua lode; e quando verrà sarà pace sulla nostra terra. R. Discende il Re dal cielo! / Venite, adoriamo!
- Domani sarà cancellata l’iniquità della terra e su noi regnerà il Salvatore del mondo. R. Discende il Re dal cielo! / Venite, adoriamo!
Guida : O Dio Padre grande nell’amore, raddrizza nei nostri cuori i tuoi sentieri, spiana le alture della superbia affinché possiamo correre sulle tue vie e portare a tutti il lieto annunzio di Gesù Cristo nostro Salvatore.
NATALE 2018 - MESSA DELLA NOTTE
Canto di ingresso:
Adeste fideles læti triumphantes,
venite, venite in Bethlehem.
Natum videte Regem angelorum.
Venite adoremus, venite adoremus,
venite adoremus Dominum.
En, grege relicto, humiles ad cunas,
vocati pastores adproperant.
Et nos ovanti gradu festinemus.
Æterni Parentis splendorem æternum,
velatum sub carne videbimus,
Deum infantem pannis involutum.
Traduzione italiano
Venite Fedeli, l’angelo ci invita, venite, venite a Betlemme.
Nasce per noi Cristo Salvatore.
Venite adoriamo, venite adoriamo, venite adoriamo il Signore Gesu’.
La luce del mondo brilla in una grotta; la fede di guida a Betlemme.
La notte resplende, tutto il mondo attende: seguiamo i pastori a Betlemme.
Il Figlio di Dio, Re dell’universo, si e’ fatto Bambino a Betlemme.
“sia gloria nei cieli, pace sulla terra”, un angelo annunzia a Betlemme.
ANTIFONA D’INGRESSO
Il Signore mi ha detto:
“Tu sei mio Figlio, io oggi ti ho generato”. (Sal 2,7)
Oppure:
Rallegriamoci tutti nel Signore
perché è nato nel mondo il Salvatore.
Oggi la vera pace è scesa a noi dal cielo.
Kyrie messa VIII° de Angelis
Colletta
O Dio, che hai illuminato questa santissima notte
con lo splendore di Cristo, vera luce del mondo,
concedi a noi, che sulla terra lo contempliamo
nei suoi misteri,
di partecipare alla sua gloria nel cielo.
Per il nostro Signore Gesù Cristo…
Gloria messa VIII De Angelis
Guida: Oggi la terra vive la notte più lunga della sua storia. Una notte che racchiude stupita nel grembo il seme principio di ogni vita. In questa veglia preghiamo con l ’ansia degli antichi profeti e con la preghiera della Chiesa, aspettando che questa notte s’illumini con la presenza di Gesù l’Emmanuele: Dio con noi.
Brano solo organo: o luce gioiosa
PRIMA LETTURA (Is 9,1-6)
Ci è stato dato un figlio.
Dal libro del profeta Isaìa
Il popolo che camminava nelle tenebre
ha visto una grande luce;
su coloro che abitavano in terra tenebrosa
una luce rifulse.
Hai moltiplicato la gioia,
hai aumentato la letizia.
Gioiscono davanti a te
come si gioisce quando si miete
e come si esulta quando si divide la preda.
Perché tu hai spezzato il giogo che l’opprimeva,
la sbarra sulle sue spalle,
e il bastone del suo aguzzino,
come nel giorno di Màdian.
Perché ogni calzatura di soldato che marciava rimbombando
e ogni mantello intriso di sangue
saranno bruciati, dati in pasto al fuoco.
Perché un bambino è nato per noi,
ci è stato dato un figlio.
Sulle sue spalle è il potere
e il suo nome sarà:
Consigliere mirabile, Dio potente,
Padre per sempre, Principe della pace.
Grande sarà il suo potere
e la pace non avrà fine
sul trono di Davide e sul suo regno,
che egli viene a consolidare e rafforzare
con il diritto e la giustizia, ora e per sempre.
Questo farà lo zelo del Signore degli eserciti.
Parola di Dio
SALMO RESPONSORIALE (Sal 95)
Rit: Oggi è nato per noi il Salvatore.
Cantate al Signore un canto nuovo,
cantate al Signore, uomini di tutta la terra.
Cantate al Signore, benedite il suo nome.
Annunciate di giorno in giorno la sua salvezza.
In mezzo alle genti narrate la sua gloria,
a tutti i popoli dite le sue meraviglie.
Gioiscano i cieli, esulti la terra,
risuoni il mare e quanto racchiude;
sia in festa la campagna e quanto contiene,
acclamino tutti gli alberi della foresta.
Davanti al Signore che viene:
sì, egli viene a giudicare la terra;
giudicherà il mondo con giustizia
e nella sua fedeltà i popoli.
SECONDA LETTURA (Tt 2,11-14)
È apparsa la grazia di Dio per tutti gli uomini.
Dalla lettera di san Paolo Apostolo a Tito
Figlio mio, è apparsa la grazia di Dio, che porta salvezza a tutti gli uomini e ci insegna a rinnegare l’empietà e i desideri mondani e a vivere in questo mondo con sobrietà, con giustizia e con pietà, nell’attesa della beata speranza e della manifestazione della gloria del nostro grande Dio e salvatore Gesù Cristo.
Egli ha dato se stesso per noi, per riscattarci da ogni iniquità e formare per sé un popolo puro che gli appartenga, pieno di zelo per le opere buone.
Parola di Dio
Canto al Vangelo (Lc 2,10-11)
Alleluia, alleluia.
Vi annuncio una grande gioia:
oggi è nato per voi un Salvatore, Cristo Signore.
Alleluia.
VANGELO (Lc 2,1-14)
Oggi è nato per voi il Salvatore.
+ Dal Vangelo secondo Luca
In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la terra. Questo primo censimento fu fatto quando Quirinio era governatore della Siria. Tutti andavano a farsi censire, ciascuno nella propria città.
Anche Giuseppe, dalla Galilea, dalla città di Nàzaret, salì in Giudea alla città di Davide chiamata Betlemme: egli apparteneva infatti alla casa e alla famiglia di Davide. Doveva farsi censire insieme a Maria, sua sposa, che era incinta.
Mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto. Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo pose in una mangiatoia, perché per loro non c’era posto nell’alloggio.
C’erano in quella regione alcuni pastori che, pernottando all’aperto, vegliavano tutta la notte facendo la guardia al loro gregge. Un angelo del Signore si presentò a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce. Essi furono presi da grande timore, ma l’angelo disse loro: «Non temete: ecco, vi annuncio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è Cristo Signore. Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, adagiato in una mangiatoia».
E subito apparve con l’angelo una moltitudine dell’esercito celeste, che lodava Dio e diceva:
«Gloria a Dio nel più alto dei cieli
e sulla terra pace agli uomini, che egli ama».
Parola del Signore
* CREDO O SIMBOLO APOSTOLICO
Io credo in Dio, Padre onnipotente, Creatore del cielo e della terra, e in Gesù Cristo, suo unico Figlio, nostro Signore, il quale fu concepito di Spirito Santo, nacque da Maria Vergine, patì sotto Ponzio Pilato, fu crocifisso, morì e fu sepolto; discese agli inferi; il terzo giorno risuscitò da morte; salì al cielo, siede alla destra di Dio Padre onnipotente: di là verrà a giudicare i vivi e i morti.
Credo nello Spirito Santo, la Santa Chiesa cattolica, la comunione dei Santi, la remissione dei peccati, la risurrezione della carne, la vita eterna. Amen,
*(Il Credo o Simbolo degli apostoli (Symbolum apostolorum) è un’antichissima formula di fede della religione cristiana.
Preghiera dei fedeli
In questa notte oscura, squarciata dalla luce di Cristo che nasce nei nostri cuori, rivolgiamoci al Signore del mondo e della vita, per ringraziarlo del dono del suo Figlio e per affidargli, ancora una volta, le nostre attese, le nostre speranze.
Preghiamo insieme e diciamo: Ascoltaci Signore.
1. Perché i cristiani sappiano annunciare al mondo Gesù Cristo nel segno della tenerezza, dell’amicizia, dell’umiltà. Preghiamo.
2. Rischiara, o Signore, le tenebre del mondo, che si chiamano anche violenza, ingiustizia, egoismo, con la luce del tuo figlio Gesù che questa notte nasce in mezzo a noi. Preghiamo.
3. Fa’, o Signore, che questo tempo di grazia non sia inquinato dal consumismo, dalla superficialità, ma sia occasione per un vero incontro con Gesù. Preghiamo.
4. Signore, fa’ che l’Incarnazione di Cristo, vita nuova per il mondo, sia sollievo per tutti coloro che soffrono nel corpo e nello spirito. Preghiamo.
5. Fa, o Signore, che anche noi possiamo compiere opere buone e scrivere così un pezzetto di quella storia che realizzerà il tuo regno d’amore. Preghiamo.
Ascolta le nostre preghiere, o Padre, anche se siamo piccoli, infedeli, incapaci di corrispondere alla tua bontà. Tu che hai voluto che tuo figlio nascesse in una povera capanna, accogli anche la nostra povertà e riempila con il tuo amore. Per Cristo nostro Signore.
Preghiera sulle offerte
Accetta, o Padre, la nostra offerta
in questa notte di luce,
e per questo misterioso scambio di doni
trasformaci nel Cristo tuo Figlio,
che ha innalzato l’uomo accanto a te nella gloria.
Per Cristo nostro Signore.
PREFAZIO DI NATALE I
Cristo luce
È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno.
Nel mistero del Verbo incarnato
è apparsa agli occhi della nostra mente
la luce nuova del tuo fulgore,
perché conoscendo Dio visibilmente,
per mezzo suo siamo rapiti all’amore delle realtà invisibili.
E noi, uniti agli Angeli e agli Arcangeli,
ai Troni e alle Dominazioni
e alla moltitudine dei Cori celesti,
cantiamo con voce incessante
l’inno della tua gloria: Santo…
Oppure:
PREFAZIO DI NATALE II
Nell’incarnazione Cristo reintegra l’universo
È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
lodarti e ringraziarti sempre per i tuoi benefici,
Dio onnipotente ed eterno, per Cristo nostro Signore.
Nel mistero adorabile del Natale,
egli, Verbo invisibile,
apparve visibilmente nella nostra carne,
per assumere in sé tutto il creato
e sollevarlo dalla sua caduta.
Generato prima dei secoli,
cominciò ad esistere nel tempo,
per reintegrare l’universo nel tuo disegno, o Padre,
e ricondurre a te l’umanità dispersa.
Per questo dono della tua benevolenza,
uniti a tutti gli angeli,
cantiamo esultanti la tua lode: Santo…
Oppure:
PREFAZIO DI NATALE III
Il misterioso scambio che ci ha redenti
È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno,
per Cristo nostro Signore.
In lui oggi risplende in piena luce
il misterioso scambio che ci ha redenti:
la nostra debolezza è assunta dal Verbo,
l’uomo mortale è innalzato a dignità perenne
e noi, uniti a te in comunione mirabile,
condividiamo la tua vita immortale.
Per questo mistero di salvezza, uniti a tutti gli angeli,
proclamiamo esultanti la tua lode: Santo…
SANTO (G.M.Rossi)
Santo, Santo, Santo, Santo il Signore Dio dell’universo.
I cieli e la terra sono pieni della Tua gloria.
Osanna, osanna, osanna, nell’alto dei cieli. (x2)
Benedetto colui che viene nel nome del Signore.
Osanna, osanna, osanna, nell’alto dei cieli. (x2)
Nel Canone Romano, si dice il Communicantes proprio.
Nelle Preghiere eucaristiche II e III si fa il ricordo proprio.
Antifona di comunione
Il Verbo si è fatto carne e noi
abbiamo visto la sua gloria. (Gv 1,14)
Oppure:
Oggi è nato nella città di Davide un salvatore,
che è il Cristo Signore. (Lc 2,11)
Canti di comunione
Astro del ciel
Astro del Ciel, pargol divin,
Mite agnello, Redentor,
Tu che i Vati da lungi sognâr,
Tu che angeliche voci annunziâr,
Luce dona alle menti,
Pace infondi nei cuor.
Astro del Ciel, pargol divin,
Mite agnello, Redentor,
Tu di stirpe regale decor,
Tu virgineo, mistico fior,
Luce dona alle menti,
Pace infondi nei cuor.
Astro del Ciel, pargol divin,
Mite agnello, Redentor,
Tu disceso a scontare l’error,
Tu sol nato a parlare d’amor,
Luce dona alle menti,
Pace infondi nei cuor.
Notte di luce
Notte di luce, colma è l’attesa!
Notte di speranza: vieni, Gesù!
Verbo del Padre, vesti il silenzio.
Rit. Sia gloria nei cieli, sia pace quaggiù!
Alba di pace, Regno che irrompe!
Alba di perdono: vieni, Gesù!
Santo di Dio, vesti il peccato.
Giorno d’amore, nuova alleanza!
Giorno di salvezza: vieni, Gesù!
Sposo fedele, vesti la carne.
A Betlemme di Giudea
A Betlemme di Giudea una grande luce si levò:
nella notte sui pastori, scese l’annuncio e si cantò.
Gloria in excelsis Deo. (2 volte)
Cristo nasce sulla paglia Figlio del Padre, Dio-con-noi
Verbo eterno, Re di pace pone la tenda in mezzo ai suoi
Preghiera dopo la comunione
O Dio, che ci hai convocato a celebrare nella gioia
la nascita del Redentore,
fa’ che testimoniamo nella vita l’annunzio della salvezza,
per giungere alla gloria del cielo.
Per Cristo nostro Signore.
Canto di congedo
Tu scendi dalle stelle
Tu scendi dalle stelle, o Re del cielo,
e vieni in una grotta al freddo e al gelo. (2 volte)
O Bambino mio divino, io ti vedo qui tremar;
o Dio beato! E quanto ti costò l’avermi amato! (2 volte)
A te, che sei del mondo il Creatore,
mancano panni e foco, o mio Signore. (2 volte)
Caro eletto pargoletto, quanto questa povertà
più m’innamora, giacché ti fece amor povero ancora. (2 volte)
Tu lasci il bel gioir del divin seno,
per venire a penar su questo fieno. * (2 volte)
Dolce amore del mio core, dove amore ti trasportò?
O Gesù mio, perché tanto patir? Per amor mio! (2 volte)
Wystan Hugh Auden,
da ORATORIO DI NATALE
AL PRESEPIO
MARIA
Chiudi gli occhi tuoi luminosi che il mio sguardo
vigile mette a repentaglio; fuggi la mia cura
protetto dalla sua tenera ombra: cos’altro
potrai scorgervi se non la mia paura?
Il mio amore ripete ciò che più vuole negare, lo so.
Chiudi l’occhio tuo luminoso.
E dormi. Cos’hai imparato dal ventre che ti ha partorito
se non un’ansia che tuo Padre non può sentire?
Dormi. Cosa potrà fare per te la carne che ti ho dato
o il mio amore di madre, se non distoglierti dal Suo volere?
Perché per insegnare a Suo Figlio il pianto fui scelta io?
Dormi, Piccino mio.
E sogna. Nei sogni umani la terra sale al Cielo
dove non si ha bisogno di pregare né ci si sente soli mai.
Nelle tue prime ore di vita qui, hai già scelto
di quale morte morirai?
Tra quanti attimi ti incamminerai sulla Via Dolorosa?
Sogna, almeno ora.
(Traduzione di Vanni Bianconi, Transeuropa, Massa 2011)
È una poesia ardua, alta e commovente insieme, questa di Auden (1907-1973), tratta da “Oratorio di Natale”, un poemetto di rara densità e misticismo nel panorama della letteratura del Novecento. Auden interseca il racconto evangelico della nascita del Cristo con le vicende tragiche della seconda guerra mondiale, allora al culmine, e con altre dolorose esperienze personali, in particolare la recente morte della madre. La poesia riportata costituisce la prima sezione del poemetto. Maria contempla il bambino che ha da poco partorito: sa di avere avuto da Dio il compito di accudirlo e di insegnargli ad affrontare un destino di «pianto», ma, come ogni madre, avverte anche, insopprimibile, l’istinto naturale di proteggerlo dal male, il che significherebbe distoglierlo «dal Suo volere». Maria non può disobbedire, avendo già nove mesi prima, col suo accettare l’annuncio dell’Angelo, posto rimedio alla disobbedienza di Eva. Eppure adesso la coglie un sentimento di paura, che non è blasfemo, ma umanissimo. La tenerezza amorevole di questa mamma giovanetta, che – immaginiamo – ha appena allattato il suo bimbo, caldo e ignaro del suo futuro (o forse già consapevole?), contrasta con il dovere sublime e tremendo di madre di Dio votato al sacrificio. La ninna nanna trascolora in un invito al sogno: una pausa, un’illusione, prima che il bambino si incammini «sulla Via Dolorosa».
MRT