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Migliora l’audio nella chiesa di San Miniato

Venerdì, all’interno della chiesa di San Miniato, sono terminate le opere di adeguamento dell’audio, mediante la posa di pannellature fonoassorbenti lungo le pareti di fondo della chiesa.
L’obiettivo era di attenuare il riverbero delle voci, che nonostante le precedenti modifiche degli altoparlanti, creava distorsioni ed un eco da vallate “montane”.
E’ stato rivestito anche l’ambiente destinato al confessionale, molto diverso dal classico “box” presente in molte chiese, ma la nostra ha una storia più complicata.

Il gesto pio e paziente dell’anziano sacerdote, i suoi occhi bassi, la fiduciosa devozione della giovinetta, un raggio di luce proveniente dall’alto… L’incantevole capolavoro di Giuseppe Molteni “La confessione”, del 1838, trasmette la perfetta atmosfera di raccoglimento spirituale che dovrebbe permeare il sacramento della Riconciliazione. Tuttavia, l’opera costituisce anche un monumento al più antico, significativo e geniale strumento di conforto mai concepito al mondo. Parliamo dell’antico confessionale, pensato e voluto da San Carlo Borromeo, il cui principio di vita, non a caso, era che l’ordine interiore si raggiungesse attraverso l’ordine esteriore.

E’ stato approvato, da parte della CEI, il decreto di finanziamento delle opere supplementari, che a partire dal mese di settembre dovrebbero consentire di eseguire la sostituzione delle copertura dei locali parrocchiali e della canonica, oltre all’adeguamento del salone sotto la chiesa.

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