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Rinnovamento del sussidio dei canti per la liturgia – Integrato il repertorio già in uso. “Presentazione del maestro del Coro, Stefano Chini”

Sono passati ormai 26 anni, da quando è stato proposto dalla Diocesi di Siena, il sussidio dei canti per la liturgia, redatto in seguito al XXII Congresso Eucaristico Nazionale avvenuto a Siena nel 1994.

Durante questo periodo, nella nostra parrocchia, ai canti proposti dal repertorio, sono stati progressivamente aggiunti altri canti raccolti in un ulteriore sussidio. Adesso, è giunto il momento di presentare un nuovo libro dei canti omnicomprensivo ed aggiornato.

La sua realizzazione, vuole fornire a tutta l’assemblea parrocchiale, uno strumento utile ed essenziale affinchè si attui quella tanto sperata “actuosa partecipatio” voluta dal Concilio Vaticano II: “l’attiva partecipazione del popolo…. deve però essere anche esterna: e con questa manifestano la partecipazione interna attraverso i gesti e l’atteggiamento del corpo, le acclamazioni, le risposte e il canto ”.

Successivamente, anche l’istruzione Musicam Sacram, ha ribadito quanto sottolineato dal Concilio in merito all’attiva partecipazione attraverso il canto: “L’azione liturgica riveste una forma più nobile quando è celebrata in canto, con i ministri di ogni grado che svolgono il proprio ufficio, e con la partecipazione del popolo. In questa forma di celebrazione, infatti, la preghiera acquista un’espressione più gioiosa, il mistero della sacra Liturgia e la sua natura gerarchica e comunitaria vengono manifestati più chiaramente, l’unità dei cuori è resa più profonda dall’unità delle voci, gli animi si innalzano più facilmente alle cose celesti per mezzo dello splendore delle cose sacre, e tutta la celebrazione prefigura più chiaramente la liturgia che si svolge nella Gerusalemme celeste”

Anche le parole di Papa Benedetto XVI: “Il Popolo di Dio radunato per la celebrazione canta le lodi di Dio. La Chiesa, nella sua bimillenaria storia, ha creato, e continua a creare, musica e canti che costituiscono un patrimonio di fede e di amore che non deve andare perduto. Davvero, in liturgia non possiamo dire che un canto vale l’altro” (Sacramentum caritatis, n. 42) esprimono in modo sintetico la considerazione che la Chiesa ha sempre riservato al canto liturgico.

Il presupposto principale della scelta dei brani da inserire nel sussidio, guidata da quanto appreso durante i miei studi in Liturgia e Direzione di coro Liturgico, con il fruttuoso supporto di Don Sergio, del nostro Seminarista Alessio e dei nostri chitarristi Marco e Giulia per i canti accompagnati dalle chitarre, è stato quello di scegliere, fra i tanti canti possibili, quelli più appropriati alla liturgia e alla tipologia delle nostre assemblee, mantenendo numerosi canti già conosciuti nella nostra parrocchia ed inserendone nuovi, in modo da realizzare un Repertorio Parrocchiale di canti adatto a tutti e per tutti.

I circa 350 canti presenti, infatti, sono caratterizzati da diversi stili, diversi periodi di composizione e diverse sensibilità musicali. Nella stesura del sussidio abbiamo mantenuto un giusto equilibrio tra ciò che è più classico e ciò che è più moderno, ma senza venir meno all’appropriatezza liturgica, sia delle parole che della melodia dei canti proposti. Infatti, la nostra intenzione è stata quella, non tanto di introdurre l’uso indiscriminato di un qualsiasi canto, ma di permettere ad ognuno di riconoscersi in ciò che celebra ed avere la possibilità di partecipare attivamente ed essere pienamente coinvolto nella celebrazione.  

Uno spazio particolare è stato riservato anche al canto gregoriano, come ci ricorda Musicam Sacram: “Al canto gregoriano, come canto proprio della liturgia romana, si riservi, a parità di condizioni, il primo posto. Le melodie esistenti nelle edizioni tipiche si usino nel modo più opportuno (M.S.50).

Infatti, oltre ai testi dei canti in latino, al termine del repertorio è stata posta un’appendice che riporta in notazione quadrata (note “neumi” poste su uno spartito a 4 righi, tipica del canto gregoriano) alcuni canti gregoriani.

Nello specifico del repertorio, sono stati mantenuti circa il 70% dei canti già conosciuti, a cui sono stati aggiunti nuovi canti con accompagnamento di chitarre (RNS ed altri autori) e di organo, tra cui brani di Mons. A.Parisi, G. Durighello ecc.  

I testi consultati, oltre al vecchio repertorio sono stati: Il Repertorio Nazionale dei Canti per la Liturgia (edito dalla CEI), I canti per la Liturgia (Edizioni Diocesi di Pisa), Amen Maranatha (Patriarcato di Venezia), nella Casa del Padre (Elledici), Edizioni Paoline, Ruggimenti Editore, Ed. Carrara ed altre edizioni relative al canto nella liturgia.

Nella stesura del repertorio sono stati introdotti canti per: l’ordinario della messa, i vari tempi liturgici (Avvento, Natale, Tempo di Quaresima, Domenica delle Palme, Triduo Pasquale e Tempo di Pasqua, Festività Mariane, feste dei Santi, Tempo Ordinario) le Esequie, il Tempo Ordinario, Canti Eucaristici, canti e messe Gregoriane ecc.

Noi tutti speriamo di inaugurare quanto prima il repertorio; una data plausibile potrebbe essere la Festa di Cristo Re, temine dell’attuale Anno Liturgico A, in modo da iniziare il percorso dell’Avvento con il nuovo libro.

Spero che questo nuovo sussidio possa essere utile e completo in modo che il canto e la musica possano esprimere la comunità riunita che canta, favorisca la fusione tra coro guida ed assemblea, dia fervore alla preghiera e come scritto negli Atti degli Apostoli (2,46): “Ogni giorno, tutti insieme frequentavano il tempio, lodando Dio e godendo la simpatia di tutto il popolo”.

dal Maestro del Coro Stefano Chini.

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